Bonus 600 euro: per professionisti, collaboratori, artigiani e commercianti

Gli artt. 27 e 28 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, cosiddetto Decreto “Cura Italia”, prevedono un’indennità, per il mese di marzo, di 600 euro.

L’indennità SPETTA a:
  • impresa individuale (artigiani o commercianti) titolare di partita IVA propria, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • socio di società di persone, iscritto all’AGO INPS (artigiani o commercianti), non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • socio iscritto all’AGO INPS (artigiani o commercianti) di società di capitali, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • libero professionista iscritto alla Gestione separata, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • amministratore di società di capitali (anche non socio e non titolare di partita IVA) iscritto alla Gestione separata per il compenso, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • collaboratore familiare di impresa individuale (artigiani o commercianti), anche se non titolare di partita IVA propria, non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • collaboratore coordinato e continuativo (co.co.co.) che svolge attività a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.
L’indennità NON SPETTA a:
  • libero professionista iscritto ad un Albo/Ordine e a Cassa Previdenziale di categoria;
  • agente di commercio iscritto all’Enasarco;
  • amministratore di società di capitali (anche non socio) non iscritto all’INPS (né AGO né GS), non pensionato, non dipendente, non iscritto ad altre casse di previdenza o Enasarco;
  • in generale a pensionati, dipendenti, iscritti ad altre casse di previdenza o Enasarco, a prescindere dall’attività svolta.
ATTENZIONE: sono in ogni caso esclusi i soggetti pensionati o con un rapporto di lavoro dipendente in corso, nonché i percettori del Reddito di cittadinanza.

COME FARE DOMANDA

I lavoratori, potenziali destinatari delle suddette indennità, al fine di ricevere la prestazione di interesse, dovranno presentare in via telematica all’INPS la domanda utilizzando i consueti canali telematici messi a disposizione nel sito internet dell’Inps, ww.inps.it.
Le domande saranno rese disponibili, entro la fine del corrente mese di marzo, dopo l’adeguamento delle procedure informatiche.

L’INPS ha escluso qualsiasi “click day” (chi prima arriva, meglio alloggia), chiarendo che “ci sarà invece una domanda, aperta a tutti”.

In considerazione del fatto che non tutti i potenziali beneficiari dell’indennità di 600 euro sono in possesso del pin dispositivo, l’INPS fa sapere che sarà predisposta una procedura semplificata per ottenere le credenziali. 

Al richiedente verrà trasmesso un messaggio di conferma tramite SMS per l’attivazione delle credenziali, che saranno utilizzabili nell’immediato.

In alternativa al PIN, si può accedere al sito dell’Inps attraverso SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti con un’unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone.

A titolo esemplificativo con le credenziali SPID si può accedere a:
  • cassetto fiscale Agenzia Entrate;
  • cassetto previdenziale INPS;
  • Fascicolo Sanitario Elettronico;
  • il portale dell’automobilista;
  • e ad oltre 4000 amministrazioni pubbliche (consulta on line l’elenco completo all’indirizzo: www.spid.gov.it/servizi).

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